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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, II, 46
 
originale
 
[46] Ut igitur in reliquis rebus multo maiora opera sunt animi quam corporis, sic eae res quas ingenio ac ratione persequimur, gratiores sunt quam illae, quas viribus. Prima igitur commendatio proficiscitur a modestia, tum pietate in parentes, in suos benivolentia. Facillume autem et in optimam partem cognoscuntur adulescentes, qui se ad claros et sapientes viros bene consulentes rei publicae contulerunt, quibuscum si frequentes sunt, opinionem adferunt populo eorum fore se similes, quos sibi ipsi delegerint ad imitandum.
 
traduzione
 
46. Come in ogni altra atttivit? le opere dello spirito sono molto superiori a quelle del corpo, cos? quelle imprese che ci prefiggiamo con l'ingegno e la ragione, sono pi? gradite di, quelle compiute con la forza fisica. Il primo passo, dunque, verso la gloria parte dalla moderazione, unita al sentimento di piet? verso i genitori e alla benevolenza verso i propri familiari. Assai facilmente si fanno riconoscere, e nel modo migliore, quei giovani che si sono affidati ad uomini famosi e sapienti e che hanno buona cura dello Stato. Se li frequentano, suscitano l'opinione nel popolo, che diventeranno simili a quelli che proprio essi si sono scelti come modelli.
 

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